Volume Uno
Il Volume Uno raccoglie le opere intitolate Il Veggente (1846) e Saggio delle opinioni politiche del signor deputato sardo Giovanni Siotto Pintor (1848).
La stesura de Il Veggente venne ultimata intorno al 1846. In tale scritto Giovanni Battista Tuveri si definiva “un veggente”, il quale accusava la tirannica Monarchia dei tormenti della propria vita.
Il testo dalla forte valenza simbolica in quanto redatto in stile biblico, rimase inedito dopo la valutazione negativa datagli dall’amico Salvatore Angelo De Castro. In seguito alla promulgazione dello Statuto Albertino ed alla concessione della libertà di stampa, Tuveri iniziò a collaborare con diverse testate giornalistiche isolane. Nel suo primo articolo, Rivista, pubblicato mutilo sul giornale cagliaritano Indipendenza Italiana, criticò il noto magistrato Giovanni Siotto Pintor, accusandolo d’essere un politico retrogrado che sosteneva tesi antiquate a discapito delle nuove vertenze progressiste.
Le critiche di Tuveri non danneggiarono la reputazione di Siotto Pintor che, dopo essere stato eletto al Parlamento Subalpino dai conservatori, replicò con un altro articolo, Risposta Unica al Signor G. B. Tuveri, il quale fu presentato nelle pagine dell’Indipendenza Italiana. Non avendo possibilità di controbattere, nel 1848 Tuveri diede alle stampe il Saggio sulle opinioni politiche del Signor deputato sardo Giovanni Siotto Pintor.
Lo scritto conteneva la versione integrale dell’articolo Rivista, la risposta di Siotto Pintor e la replica dell’autore, il quale spiegava le ragioni delle proprie affermazioni. L’acceso scontro tra i due rese Tuveri molto popolare negli ambienti intellettuali isolani.