Vita e Pensiero di
Giovanni Battista Tuveri
Figura rilevante del panorama intellettuale sardo del XIX secolo, Giovanni Battista Tuveri (1815-1887) è stato uno dei protagonisti del Risorgimento isolano in virtù delle sue idee federaliste e repubblicane: fu infatti filosofo, scrittore, giornalista, direttore di quotidiani, deputato del Parlamento Subalpino per cinque legislature, consigliere provinciale di Cagliari e sindaco del borgo natio di Forru, piccolo comune del Medio Campidano al quale cambiò la denominazione in “Collinas” quando ricoprì la carica di primo cittadino.
Ispirato da concezioni monarcomache, da ideali rivoluzionari e da valori illuministici, scrisse diverse opere nelle quali illustrò le proprie teorie progressiste, liberali ed autonomiste opponendosi alla corrente conservatrice filomonarchica: Il Veggente (1846), Saggio delle opinioni politiche del signor deputato sardo Giovanni Siotto Pintor (1848), Specifici contro il codinismo a 24 centesimi (1849), Del diritto dell’uomo alla distruzione dei cattivi governi (1851), Il governo e i comuni (1860), Esazioni e compulsioni (1861), La questione barracellare (1861), Della libertà e delle caste (1871), Sofismi politici (1883).
Grazie al suo incessante impegno politico, collaborò e strinse legami d’amicizia con importanti intellettuali del suo tempo quali Giuseppe Mazzini, Carlo Cattaneo, Camillo Benso di Cavour, Salvatore Angelo De Castro e Giorgio Asproni. Giornalista prolifico, si servì della stampa per esporre le proprie idee al più ampio numero di persone, dando voce alle vertenze sarde unitarie e post-unitarie.
Mise infatti in risalto le problematiche legate alla sua terra, tanto da coniare l’espressione “Questione sarda” nel famoso articolo Initium sapientiae. Chi oserà attaccare i campanelli al gatto? (1867). Distintosi per le sue riflessioni sulla libertà, la democrazia e la giustizia sociale, il suo pensiero influenzò il dibattito politico isolano dell’Ottocento. Le sue opere sono state e sono tutt’oggi studiate sia da autorevoli critici sia da insigni storici. Alcune delle numerose tematiche affrontate da Tuveri relative alle questioni isolane continuano ad essere ancora attualizzabili e contestualizzabili.