Volume Tre
Il Volume tre raccoglie le opere intitolate Il governo e i comuni (1860), Esazioni e compulsioni (1861), La questione barracellare (1861), Petizione a favore dei comuni (1863), Della libertà e delle caste (1871), Sofismi politici (1883), alcuni articoli giornalistici (Scomuniche; Un processo di stampa e la cessione dell’Isola; Tracciato delle ferrovie sarde; Initium sapientiae: ma chi oserà attaccare i campanelli al gatto?; Gli operai e la politica; Il governo e i comuni; Commissione per decentramento; Giorgio Asproni; Triste incidente parlamentare), l’Autobiografia (1882) e una bibliografia concernente le Opere inerenti alla figura di Giovanni Battista Tuveri.
Nel 1860 Tuveri pubblicò l’opuscolo Il governo e i comuni, in cui descriveva sia la crisi finanziaria degli enti locali sia le difficoltà economiche del proprio paese natio, del quale era stato nominato sindaco.
Eletto successivamente presso il Consiglio Provinciale di Cagliari, si fece carico di diverse istanze sociali, tra cui le inique imposizioni fiscali sui debitori insolventi, che illustrò nell’opuscolo Esazioni e Compulsioni, pubblicato nel 1860.
La carica di consigliere gli permise di analizzare le problematiche relative alla tutela delle campagne, che trattò nel libello Questione Barracellare, stampato nel 1861.
Interessatosi alle tematiche locali, nello stesso anno inviò una Petizione a favore dei comuni alla Camera dei deputati, in cui promuoveva l’autonomia dell’ente territoriale.
Nel biennio 1864-65, scrisse diversi articoli sulle “caste”, che poi sviluppò nel volume Della libertà e delle caste del 1871. In tale opera l’autore analizzava sia la situazione legislativa dei principali governi europei sorti dopo la Restaurazione sia i gruppi sociali definiti “caste” o corporazioni, che, dopo essersi impossessati del potere politico, consolidavano il proprio status servendosi di organi e leggi statali a discapito del popolo.
Nel 1883 diede alle stampe Sofismi politici, in cui prendeva in esame argomenti di carattere politico, legislativo e sociale. Tra il 1878 ed il 1882 si dedicò infine alla redazione della propria Autobiografia.